Si parla con sempre maggiore frequenza di costruzioni a zero emissioni, in quanto rappresentano il futuro per via dell’alto livello di efficienza energetica.
La Germania, sotto questo aspetto, ha anticipato tutti, visto che il Ministero dell’Ambiente ha imposto nuove norme edilizie: in pratica, a partire dal 2019, gli edifici tedeschi di nuova costruzione dovranno provvedere in materia autonoma al proprio fabbisogno energetico. Questo significa che, nel pieno rispetto dell’ambiente, dovranno portare a zero le emissioni di CO2.
Un progetto decisamente ambizioso quello delle costruzioni a zero emissioni, sul quale i tedeschi puntano forte.
Non a caso, il Ministero dell’Ambiente, per dare l’esempio ai cittadini, ha installato moduli fotovoltaici Panasonic sull’edificio di 31 uffici della sua sede di Berlino, situato all’interno del quartiere di Marienfelde. Nello specifico, parliamo di ben 281 moduli solari HIT H250, impostati su tecniche di produzione di nuova generazione, ad alta efficienza (18% a modulo) e con capacità nominale pari a 70 kWp: una cellula solare composta da un wafer in silicio monocristallino con attorno svariati strati ultrasottili in silicio amorfo.
Ma non è solo l’impianto fotovoltaico a rendere unico l’edifico del Ministero dell’Ambiente tedesco. Siccome parliamo di costruzioni a zero emissioni, non potevano mancare la pompa di riscaldamento e di raffreddamento dell’acqua corrente, i pannelli solari tradizionali e infine un impianto di ventilazione in grado di regolare la temperatura interna.
Quand’è che vedremo la rivoluzione delle costruzioni a zero emissioni anche in Italia?
martedì 29 ottobre 2013
Costruzioni a zero emissioni: la Germania anticipa tutti
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