Molto utile e utilizzato nella bioedilizia, permette di affrontare il tema dell'isolamento termico di tutte le pareti esterne di un edificio, ponendosi come valida e intelligente alternativa nei sistemi di coibentazione da esterno proposti dal mercato.
Molto utili soprattutto nella ristrutturazione di vecchi fabbricati, gli intonaci termoisolanti costituiscono una serie di prodotti che permettono di risolvere numerosi problemi.
Grazie ad un'unica soluzione ed una sola fase lavorativa, permettono di raggiungere un adeguato isolamento termico per quello che riguarda l'involucro esterno del fabbricato.
Questo tipo di intonaco funziona come un normale rivestimento per diventare fino alla fine un vero e proprio strato protettivo e di finitura dell'edificio che per molti anni dopo la stesura rende nulla l'azione deteriorante degli agenti atmosferici esterni.
L'applicazione di questo intonaco è tecnica ormai consolidata, che non comporta particolari difficoltà di applicazione. È applicato a mano o con una macchina intonacatrice.
È costituito da miscele di vari componenti che variano da produttore a produttore. Generalmente sono costituiti da una componente isolante, fornita da materiali minerali espansi (perlite, vermiculite, ecc) o da materiali minerali fibrosi (lane di roccia, di vetro ecc.) o ancora da sostanze sintetiche granulometria opportuna, di leganti idraulici e speciali resine addittivanti.
Una volta steso, questo particolare intonaco viene protetto da un rivestimento traspirante, che funziona da strato di finitura, anche antimeteorico.
Le rilevanti doti di resistenza alla compressione, traspirabilità ed inerzia al fuoco, ottenute con materiali naturali ed ecologici, lo rendono ideale sia in tutti gli interventi di isolamento nella bioarchitettura, che in quelli di recupero, a causa dell'umidità da costruzione, e adeguamento alle nuove normative come, ad esempio, l'applicazione di cappotto esterno e inverso con l'intento di aumentare il risparmio energetico.
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