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giovedì 16 giugno 2011

Mobili a fumetti Corto Maltese e Valentina, dalle penne degli scrittori, ai mobili dei nostri appartamenti


Chi non conosce Corto Maltese? Basta solo pronunciarne il nome ed ecco che nella memoria di ognuno sfilano storie misteriose, intriganti ed incredibili, storie nate dalla penna di Hugo Pratt.
E chi non ha mai desiderato che l'immagine di Corto lasci le pagine dei fumetti per invadere anche l'ambiente in cui abitualmente viviamo?
Tutto questo ora è realtà.
I designer Manuela Pelizzon e Silvano Pierdonà, attraverso la loro collezione di arredi Capo d'Opera, sono riusciti, infatti, a trasporre parole e immagini sulle superfici di mobili molto semplici e funzionali. Il contenitore Hong Kong, Venezia, Hypazia, la cassettiera Rosa Alchemica e il tavolino Samarkanda, ripercorrono anche nei loro nomi i momenti salienti e importanti della vita del marinaio, divenendo decorazioni di grande effetto e contrasto su una base bianca in metallo opaco.
Stessa logica e fascino, ma declinati completamente al femminile i complementi d'arredo della collezione La donna è mobile, disegnata da Giuseppe Canevese per Ennezero.
È Valentina a popolare questa volta cabinet ad ante e cassetti, oltre alle testiere dei letti con stravaganti, insolite e inaspettate incursioni di colore ispirate a Kandisky.
Il caschetto nero più famoso della letteratura contemporanea, insieme alle sue curve sinuose, racchiudono in un'unica immagine e in unico tratto di penna, noir e pop su una base di nero compatto.
Ed ecco che per tutti i nostalgici, per gli amanti di questi fumetti o per tutti coloro che amano comunque distinguersi nell'arredamento, il desiderio di possedere oggetti più unici che rari diventa possibilità.

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