Stai realizzando la tua abitazione o stai ristrutturando un
immobile? Tra i momenti più importanti c'è quello della scelta dei pavimenti,
sarà una scelta importante perchè ogni giorno avremo sotto gli occhi la nostra
scelta quindi deve essere ben ponderata.
Scegliere i
pavimenti per esterni
più adatti è la soluzione migliore per rendere gli spazi esterni della casa maggiormente
vivibili e sfruttabili.
Il criterio principale su cui basare la propria scelta è
sicuramente: la collocazione d'uso.
Che si tratti di un terrazzo, un camminamento in giardino, un
garadge o il bordo di una piscina sono scenari che influiscono sulla scelta del
materiale più adatto.
Come si può immaginare dalla loro destinazione, i pavimenti per esterni devono venire incontro ad una
moltitudine di problematiche in più rispetto a quelli per interni, come gli
agenti atmosferici, le muffe, gli agenti
inquinanti e la maggiore usura a cui
sono sottoposti.
Devono quindi essere composti da materiali
molto resistenti sia al clima che all’usura, ma devono anche resistere
ai grandi pesi, come quelli ad esempio delle automobili, e agli agenti
batterici e muffe, in modo che preservino la salute loro e quella delle
persone.
Infine, altre due caratteristiche che devono indubbiamente possedere
sono l’impermeabilità, soprattutto quelli più
esposti alle intemperie o a bordo piscina, e la resistenza
alle macchie e allo sporco in generale.
Bisogna poi anche considerare lo stile dell’ambiente in cui si vuole posare il pavimento, in modo da esaltarlo e non creare stonature.
Riassumiamo i requisiti base dei pavimenti esterni che devono
essere:
•
impermeabili,
•
antiscivolo e
ingelive,
•
resistenti ai
carichi,
•
resistenti agli
agenti atmosferici e
•
resistenti agli
sbalzi di temperatura,
•
resistenti alle muffe
e
•
resistenti alle
macchie.
LA SCELTA DEI MATERIALI
Vediamo insieme quali sono i materiali che vengono utilizzati
maggiormente:
•
Gres Porcellanato: Tra le caratteristiche di questo materiale
ceramico c’è l’elevatissima resistenza
all’abrasione, agli urti, ai graffi e agli attacchi chimici; è inoltre
ingelivo. Oltre che molto usato per rivestimenti interni, è perfetto anche
l’esterno: lo si trova spesso ai bordi piscina, sui percorsi pedonali o nelle
aree pavimentate del giardino. Al momento della scelta del tipo di gres è
importante anche conoscere i diversi tipi di finiture superficiali. Con la
finitura naturale la piastrella non subisce ulteriori lavorazioni dopo la
cottura e si presenta non levigata né lucidata,
un particolare che limita il rischio di scivolamento in caso di ghiaccio o
pioggia.
La finitura strutturata è ottima
contro la scivolosità. Anche quella bocciardata,
che conferisce alla piastrella una superficie rustica molto simile alla pietra
grezza, assicura un’ottima tenuta per pavimenti per esterni. Il gres “a tutta massa” mostra in superficie i colori che
attraversano l’intera piastrella, quindi in caso di rottura il danno estetico è
davvero minimo. Nelle specifiche tecniche delle collezioni di piastrelle si può
trovare anche la dicitura “a doppio caricamento”,
ciò significa che con successivi caricamenti durante la pressatura di impasti e
polveri si creano sfumature che riproducono l’effetto naturale tipico di pietre
e marmi. Se le piastrelle sono “rettificate”,
significa che i bordi sono perfettamente squadrati, in modo da poter accostarle
bordo con bordo, con giunture di fuga minime, quasi impercepibili: in questo
modo si ottiene un effetto di continuità esteticamente molto piacevole.
•
Cotto: Anche il cotto è un materiale usato per
pavimentare terrazzi, balconi, scale e delimitare esteticamente una zona pranzo
outdoor o il bordo piscina, soprattutto in ambienti
rustici. Per l’uso esterno deve essere però garantito ingelivo, per evitare eventuali rotture o
scagliamenti. Lo si trova nella tipologia
industriale ma anche in quella fatta a mano: le piastrelle in questo
caso sono cotte in fornace, quindi sono esteticamente uniche, cioè ognuna diversa dall’altra. Durante la posa sono da
evitare temperature prossime allo zero o superiori ai 30 °C, è inoltre
necessario fare particolare attenzione a giunti di
dilatazione e pendenze per il drenaggio dell’acqua per evitare ristagni
sotto i pavimento. Le piastrelle artigianali possono essere cerate e trattate con prodotti idrorepellenti e se
usate per ambienti in cui si cucina o si mangia all’aperto anche oleorepellenti.
•
Calcestruzzo: Per terrazzi, balconi, ma anche
per cortili e camminamenti si possono utilizzare anche pavimentazioni in
calcestruzzo, un materiale composto di cemento con
l’aggiunta di graniglie colorate. Solitamente questo materiale monolitico è rinforzato con fibre in
polipropilene e armato con rete elettrosaldata. Grazie a speciali
sistemi di stampaggio può riprodurre l’aspetto delle pietre naturali, della
roccia, dei mattoni o anche del legno, rimanendo inalterato nel tempo. Dopo lo
stampaggio è trattato con speciali resine che lo
rendono antipolvere, antisdrucciolo e antiassorbimento. È inoltre intaccabile da muffe e particolarmente resistente agli
agenti atmosferici e all’usura. Ha il vantaggio che proprio perché di
natura monolitica non è soggetto ad avvallamenti o assestamenti invece propri
delle pavimentazioni in pietre naturali. Inoltre è calpestabile
soltanto dopo poche ore dalla posa.
•
WPC: Come il gres porcellanato, i pavimenti WPC godono di
una grande resistenza ad agenti atmosferici e
temperature, oltre che all’acqua salata, facendone l’ideale per ambienti
marittimi. Inoltre, la loro particolare composizione in legno di bambù e
plastiche fa sì che non venga attaccato da insetti
xilofagi o muffe, che non si presenti la
formazione di schegge e che non vi sia alcun bisogno di effettuare
alcuna manutenzione periodica. Per finire, la sua superficie antiscivolo lo
rende ideale per qualunque ambiente, come
vialetti, bordi piscina, camminamenti pubblici, passerelle e terrazzi.
•
Anche il legno può essere utilizzato per
pavimenti esterni, ovviamente solo quello con uno spessore minimo di 2 cm, e di solito in
formato 50-60 cm x 10 cm. Logicamente necessita di
trattamenti particolari volti a renderlo impermeabile e resistente alle
intemperie e alle muffe, oltre che di un’accurata
manutenzione periodica volta a mantenerne lo stato di salute. Data la
sua delicatezza, se ne consiglia l’utilizzo per ambienti non troppo trafficati
o soggetti a forti pesi.
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