Il cartongesso ci permette di nascondere tutto quello che prima era in evidenza, tutto ciò che cercavano di mettere in canaline e nei fori praticati nelle pareti per gli impianti prima di rifinire un appartamento o un ufficio.
Con le pareti in cartongesso è infatti possibili incassare tutti i fili elettrici, di condizionalemento che girano per le stanze, lasciando un ambiente pulito e ordinato. E' possibile anche illuminare una stanza grazie ai faretti che ci pemettono di avere più o meno luce in determinati punti in base ai nostri gusti.
Il fai da te in questi casi è consigliato solo se si ha un minimo di dimestichezza con gli impianti elettrici, nel momento in cui i lavori finiscono bisogna chiamare una ditta specializzata che verifichi l'esattezza del nostro operato con un costo che oscilla sulle 100 euro.
Prima di iniziare i lavori e cominciare a bucare la parete, bisogna accertarsi di avere nella cassetta degli attrezzi, tutti gli strumenti che ci serviranno, primo fra tutti una piccola fresa che ci permetterà di effettuare dei buchi tondi per il posizionamento del faretto.
Abbiamo bisogno di cavi elettrici di 2,5 mm quadrati e di un dispositivo magneto-termico per la protezione sui corto circuiti, dispersione di corrente o eccessivo assorbimento. Solitamente il dispositivo ha una protezione con corrente nominale a 6 Ampere e interruzione di corrente di corto circuito a 4,5 kA (kiloAmpere).
I faretti lavorano a corrente continua quindi abbiamo bisogno anche di un piccolo trasformatore di tensione alternata e continua, in genere esso deve essere installato a monte della linea di alimentazione elettrica degli stesi faretti.
Distribuiamo i fori in modo equidistante, magari tenendo conto di un piccolo progetto fatto prima dei lavori. Su internet è possibile trovare dei simulatori illuminotecnici che, in base alla misura della stanza da illuminare e alla potenza dei faretti, ci danno almeno un'idea dell'illuminazione, in modo da non doverci rimettere le mani dopo, magari facendo ulteriori buchi.
Per quanto riguarda i simulatori è bene tener conto di un volore di almeno 100 lux per un'illuminazione adeguata e adesso....buon divertimento!
1 commenti:
Qualche suggerimento per ottenere un buon livello di isolamento.
Ciò che si riscontra talvolta nelle abitazioni non proprio nuove, è il ridotto isolamento dall’esterno.
Rumori, spifferi, odori, questi edifici sembrano non lasciare nulla fuori dalla porta.
Le case nuove, soprattutto i prefabbricati in legno, hanno come punto di forza proprio l’isolamento termico e acustico.
L’isolamento termico delle case prefabbricate
Non c’è nulla di peggio degli spifferi quando si è comodamente nella propria abitazione.
Altrettanto fastidiosa è la dispersione di calore che non permette di scaldare efficacemente gli ambienti.
Le case prefabbricate in legno sono realizzate proprio in modo da ridurre al minimo questi fastidi legati alle temperature e agli agenti atmosferici.
Sono tre gli elementi su cui puntare per garantire un certo benessere termico, oltre agli impianti di riscaldamento: pareti, infissi e tetto.
Inoltre, sono da valutare alcuni aspetti, decisi in fase di progettazione.
Tra questi figurano la scelta di una pianta compatta della casa, la riduzione delle aperture sul lato nord e l’aumento di quelle a sud. In merito all’ultimo punto, risulta funzionale collocare le stanze più vissute proprio nella zona sud, che riceve più sole.
Infine, risulta molto utile applicare un ottimo cappotto esterno in materiale isolante, che eviti il formarsi di ponti termici.
Le strategie per l’umidità
Uno dei maggiori problemi delle abitazioni, soprattutto di quelle datate, è l’umidità.
Le case prefabbricate in legno sono molto valide da questo punto di vista, proprio perché realizzate in legno.
Il legno, infatti, è un filtrante e un regolatore naturale di umidità.
Ponendo comunque attenzione a non generare troppo vapore acqueo senza arieggiare, le pareti in legno riducono il formarsi di condensa e di macchie di muffe, tipiche di alcuni muri in cemento.
In questo modo, la casa prefabbricata in legno è anche un ambiente più salutare.
Su si possono scoprire tutti i benefici derivanti dall’abitare in una casa prefabbricata, come ad esempio l’assenza di sostanze nocive nei materiali da costruzione.
L’isolamento acustico dei prefabbricati
Benché meno dibattuto, anche l’inquinamento acustico è un fattore di disturbo all’interno di una abitazione.
Le case prefabbricate sono impegnate anche su questo fronte, di modo che si crei un benessere globale per le persone che le abitano.
I rumori non sono solo quelli esterni, ma anche quelli generati all’interno dell’appartamento stesso. Tante liti condominiali nascono a causa dei rumori che si sentono tra i vari piani.
Nei prefabbricati, l’isolamento acustico è garantito se è stato ben ideato il progetto e ben realizzato il montaggio.
Giunti mal stretti o pareti mal insonorizzate possono rendere vano il lavoro sull’isolamento acustico dell’abitazione.
Le pareti e i solai devono essere, quindi, realizzati con materiali insonorizzanti ed ermetici; in più, occorre evitare i ponti acustici, che rappresentano la prima causa dei rumori da calpestio.
Per informazioni più dettagliate sull’isolamento acustico, visita il nostro sito.
Inoltre, già l’uso del legno garantisce un certo isolamento acustico. Poi, ogni parete interna ed esterna è realizzata con materiali isolanti termoacustici, che limitano i rumori dall’esterno ma anche quelli che si possono sentire da una stanza all’altra.
Lavorare su questi isolamenti permette di vivere al meglio la propria casa, soprattutto quando si decide di investire in un acquisto così duraturo.
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