Diverse amministrazioni hanno emanato più ordinanze nelle quali sono indicate le modalità di intervento per garantire sempre e comunque la potabilità dell'acqua.
Queste ordinanze riguardano in particolar modo i serbatoi di accumulo, che devono essere provvisti di un rubinetto alla base per consentire le operazioni di spurgo del sedimento e un altro, posto ad un'altezza di circa 30 cm dal suolo, da utilizzare in caso di malfunzionamento del primo.
Viene consigliato, inoltre, di mantenere l'acqua ad una temperatura costante inferiore a 20° C e di disinfettare i serbatoi almeno una volta all'anno.
In caso di sostituzione del serbatoio, il nuovo dovrà essere scelto, possibilmente, tra quelli omologati a norma di legge per contenere in sicurezza acqua potabile.
I materiali più utilizzati sono generalmente acciaio e polietilene. Per un buon funzionamento di questi, è necessario la messa a terra per quelli in acciaio, onde evitare fenomeni di corrosione galvanica, mentre per tutti gli altri tipi è sempre necessario che la pressione d'esercizio non superi il carico idrostatico del liquido contenuto.
È necessario, inoltre, evitare di collegare i serbatoi con tubazioni in ferro per evitare che la parte tagliata della tubazione possa ossidarsi e immettere nell'acqua residui di ruggine.
Molta attenzione, infine, deve essere prestata nel sistemare questi serbatoi in appositi luoghi ben custoditi. Questo servirà a evitare manomissioni di ogni genere che possono sia compromettere la funzionalità dell'impianto che la qualità organolettica dell'acqua.
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