1 litro 100 km: inventata l’auto senza carburante che non interessa a nessuno
Quante volte abbiamo sentito parlare di sistema 1 litro 100 km o di auto senza carburante? Ebbene, l’inventore del Kinetic Drive System (Kds) è un meccanico italiano, Leonardo Grieco, che nella sua officina di Saltrio (provincia di Varese) ha dimostrato come l’impresa di dimezzare i consumi di carburanti, di abbattere del 60% le emissioni e di estendere la durata del motore dell’80% sia tutt’altro che ardua. Forse parlare di auto senza carburante è ancora troppo presto (ma il linguaggio dei blogger e della stampa è fatto anche di queste cose), ma se alcune carrozzerie svizzere se ne sono interessate , beh, un motivo ci deve pur essere.Era abbastanza palese che le case automobilistiche, a partire dalla FIAT scartassero a priori il Kinetic Drive System. I motivi sono sempre gli stessi: gli interessi di pochi (compagnie petrolifere) prevalgono su quelli di molti (gli automobilisti). Le officine svizzere però si sono interessate e hanno iniziato a montarlo sui veicoli, a seguito dell’autorizzazione della motorizzazione elvetica. Quanto costa l’installazione? Meno di 2.000 euro.
I vantaggi sono enormi al momento in cui si va a fare il pieno. Il meccanico ha spiegato come funziona il Kinetic Drive System: una centralina interviene in maniera diretta sul meccanismo della frizione e nel momento in cui si accelera o si cambia marcia, il veicolo resta su un numero di giri ideale. La macchina di fatto risparmia la bellezza di 700 giri motore, perché viaggia a basso regime.
Per dimostrare la validità del Kinetic Drive System, il meccanico Leonardo Grieco lo ha montato su una Skoda 1900 turno diesel. Il risultato è semplicemente sbalorditivo. Con un pieno si fanno 500 km abitualmente, mentre con il KDS se ne fanno 1.000. Unico problema? Tra i costi che il meccanico ha dovuto sostenere ed i 10 anni di costante impegno e lavoro, nessun colosso automobilistico sembra puntarci. Le lettere inviate in Corea, in Giappone, negli Stati Uniti, a Marchionne e a Montezemolo hanno sempre avuto la stessa risposta: “Grazie, non siamo interessati”. In Svizzera, invece, sono bastati 10 giorni di verifica. Altra cultura, purtroppo.
0 commenti:
Posta un commento